Il difetto c’è e me lo sento!
Si tratta di un’etichetta diagnostica che solitamente spaventa molto le persone; in realtà si tratta di un disturbo che si costruisce e si mantiene nel tempo esattamente come tanti altri (attacchi di panico, ipocondria…).
Parte tutto da un piccolo e innocuo pensiero su un difetto fisico che la persona si vede; quella parte di sé non le piace, e magari inizia a chiedere un parere ad altre persone.
Alcune rispondono che no, il difetto non c’è. Queste risposte però non tranquillizzano. Altri magari lo notano, ma ci tengono a dire quanto sia irrilevante, invisibile o poco importante perché rende la persona più originale….in genere queste considerazioni preoccupano ancora di più la persona in difficoltà.
Il piccolo pensiero si allarga allora come un virus: diventa un’ossessione più o meno costante, e in modo altrettanto ossessivo la persona cerca di nascondere il difetto.
La tentazione diventa poi quella di guardarsi continuamente allo specchio (dove ovviamente lo sguardo cadrà immediatamente su quella parte del corpo) oppure di evitare il proprio riflesso (compreso quello nelle vetrine dei negozi).
Il tentativo di aiuto da parte di amici e familiari è quello di “tranquillizzare” la persona, che in questo modo si sente ancora MENO capita.
Più cerchiamo di nascondere il difetto, più lo rendiamo visibile
Nel caso in cui il pensiero non svanisca da solo e la persona non riesce a riprendere una vita serena, lontana da questa ossessione, è consigliabile l’aiuto di un professionista che innanzitutto faccia sentire la persona capita e , successivamente, in grado di riacquistare fiducia in sé stessa, libera dal pensiero disturbante.
Se hai bisogno di aiuto puoi contattarmi. Sarò felice di aiutarti
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