Cosa NON fare per superare il dolore del tradimento
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Subire il tradimento dal proprio partner è una delle esperienze più dolorose, insieme alla morte e alla separazione.
Ci sentiamo travolti da una infinità di emozioni; ci sembra di essere dentro ad una tempesta che ci sembra infinita e troppo grande.
La prima fase, quella della negazione, solitamente dura molto poco, soprattutto se vediamo il misfatto con i nostri occhi. In molti casi dura talmente poco che non ci accorgiamo di viverla, e passiamo così subito alla fase della rabbia.
Ed è proprio questa che ci sembra infinita e insopportabile. In questi momenti entrano in gioco le nostre risorse ma anche le nostre caratteristiche distintive: c’è chi urla, chi si trattiene, chi scappa, chi non vuole fare sceneggiate e chi invece lo grida a chiunque…
La vergogna per essere stati traditi può impedirci di parlarne, proprio quando ne avremmo più bisogno; oppure il bisogno di conforto è talmente tanto che non smettiamo più di lamentarci con amici o parenti.
Se decidiamo di restare, spesso mettiamo in atto dei comportamenti tanto istintivi quanto controproducenti per il nostro benessere.
Vediamone alcuni:
Chiedere più dettagli possibili
Ci illudiamo che sapere cosa esattamente è successo, con chi, quando, quante volte… ci faccia stare meglio, ci faccia sentire più in grado di controllare gli stati d’animo e il dolore. A ben guardare però, più dettagli otteniamo e più ci sentiamo male.
La persona che ha tradito dovrebbe essere abbastanza brava e altruista da non cedere a queste continue pressioni e non cedere ai ricatti: sorvolare sui dettagli, cancellare sms e e-mail, restare vaghi, sono gesti molto più altruistici di quello che pensiamo.
Cercare di recuperare la fiducia al 100%
Dopo un tradimento vorremmo e pretendiamo che la nostra sensazione di sicurezza nella coppia raggiunga limiti che non aveva nemmeno prima del tradimento; cambiamo le nostre abitudini e quelle del partner al quale chiediamo conto di tutti gli spostamenti, togliamo pezzi di privacy, controlliamo il telefono quando prima non lo avremmo mai fatto…
Nuovamente ci stiamo illudendo che questo serva. Nei casi migliori forse sì,tranquillizza chi è stato tradito ma rischia di stancare e allontanare l’altro, arrivando magari a perderlo per sempre.
Pensare che sia il traditore/la traditrice a dover fare la maggior parte del lavoro
Poichè è lui/lei che mi ha tradito, spetta a lui/lei recuperare. Tuttalpiù si propone un lavoro di coppia, nella quale spesso le accuse e le ricriminazioni non si contano.
La verità è che chi ha tradito può fare molto ma non tutto e, soprattutto, che la maggior parte del lavoro sarà a carico di chi è stato tradito.
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