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LA FINE DI UNA STORIA D'AMORE

Non ha nemmeno un difetto che non mi piaccia 

Quanto può far male essere lasciati ? Quanto può far male dover prendere una decisione difficile come quella di chiudere una storia ormai al capolinea?

Le persone in terapia spesso lo chiedono perchè in quel momento provano un dolore insopportabile, e sembra tutto assurdo, quasi irreale. Qualcuno si sente sbagliato, "esagerato", qualcun altro si sente spacciato. Molte ricerche sicentifiche dimostrano che la chiusura di una storia d'amore non solo è paragonabile ad un lutto, per livello di sofferenza, ma può essere anche peggiore; nel lutto infatti la persona che perdiamo rimarrà per sempre "nostra", nella separazione invece possiamo scoprire che si è rifatta una vita, che è di nuovo felice o sappiamo che prima o poi potrà accadere.

La sofferenza è anche stanchezza e così diventa difficile anche chiedere aiuto, la sensazione infatti è che nulla potrà aiutare; eppure le emozioni travolgenti, dolorose, torturanti devono trovare un contenitore, uno spazio e un tempo per esprimersi così da diventare più sopportabili.

Il consiglio che viene dato più spesso dalle persone intorno a noi è di pensare a sè stessi, rimettersi al centro della propria vita e delle proprie cure. Ma la verità è che non è possile sostituire l'altro con noi stessi, a maggior ragione se ci sentiamo doloranti e senza forza. Come scrisse Pavese: "Si può stare da soli a patto di sapere che qualcuno sta bramando per te"

CHE COSA SI SCOPRE IN TERAPIA?

Si scopre, innanzitutto che è normale provare tutto questo. Da una storia d'amore finita se ne esce con le "ossa rotte" e non si è subito pronti a ricominciare; si scopre che tutto quel dolore può trovare le giuste parole per essere descritto, che ha bisogno di un tempo per decantare e che è doveroso prenderselo quel tempo.

In Terapia Breve Strategica si utilizzano degli strumenti, in aggiunta al dialogo e al colloquio in seduta; gli strumenti sono pensati per il percorso tra una seduta e l'altra affinchè la persona si senta, prima di tutto, parte attiva nel lavoro di elaborazione del dolore. L'elemento per certi aspetti più duro infatti è quel senso di passività e di ineluttabilità che accompagna queste situazioni, come se fossimo trascinati dentro un vortice che punta verso il basso.

La terapia deve dare la possibilità alla persona di poter di nuovo cavalcare la tigre che è dentro di lei, trasformando le lacrime in perle preziose.*

Chiedere aiuto può essere il primo passo per spezzare la catena di pensieri dolorosi. Se hai bisogno contattami cliccando qui.

 

*Esiste un bellissimo libro dal titolo "Che le lacrime diventino perle: Sviluppare la resilienza per trasformare le nostre ferite in opportunità" di Giorgio Nardone, Moira Chiodini e Patrizia Meringolo

Qui trovi l'articolo "Come superare un tradimento"


QUI SOTTO IL MIO VIDEO SULL'ELABORAZIONE DEL LUTTO E DEL DOLORE

DURATA 3 minuti e 38 

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